Venerdì 23 febbraio, al termine di una intensa tre giorni ricca di discussioni, presentazioni frontali e tavole rotonde, si è concluso ad Assisi il meeting della comunità scientifica italiana di Einstein Telescope. Il meeting ha attratto nella cittadina umbra circa 150 scienziati e scienziate, appartenenti alle tante università e istituti di ricerca italiani coinvolti nella collaborazione scientifica ET e nei progetti di supporto alla candidatura italiana.
Il confronto è stato utile a consolidare la strategia scientifica italiana per il futuro osservatorio di onde gravitazionali. Tra i temi più importanti trattati, le necessità tecnologiche e ingegneristiche di ET e la caratterizzazione del sito candidato di Sos Enattos, in Sardegna, ma anche le sfide scientifiche (astrofisiche, geologiche e di fisica fondamentale) legate al progetto. Un’attenzione particolare, inoltre, è stata rivolta anche alle sfide informatiche e al calcolo.
“Il convegno è stato un momento importante per segnare il passaggio tra due fasi ben distinte: quella appena conclusa, che è stata dedicata soprattutto agli investimenti nella preparazione delle infrastrutture di ricerca e nella gara per la caratterizzazione del sito di Sos Enattos, e quella in partenza ora, che dovrà portare nei prossimi due anni all’allestimento delle infrastrutture e dei laboratori di supporto allo sviluppo delle tecnologie per ET e alla conduzione del contratto per lo studio di pre-fattibilità del sito”, sottolinea Michele Punturo, responsabile scientifico del progetto ETIC, lo strumento operativo della candidatura italiana a ospitare ET.
“Dal punto di vista del progetto ETIC, principale strumento finanziario della candidatura, in questa fase siamo estremamente soddisfatti. Questo convegno ha segnato l’avvio, insieme alla comunità scientifica, della fase operativa di ETIC, che si concretizza nell’apertura di cantieri di costruzione o ristrutturazione delle facility di ETIC sparse su tutto il territorio italiano, nell’ammodernamento della strumentazione dei tanti laboratori coinvolti e nell’avvio del grande studio di fattibilità” aggiunge Monique Bossi, infrastructure manager di ETIC. “Il meeting ha rappresentato anche un’occasione importante di coinvolgimento delle giovani scienziate e dei giovani scienziati della comunità italiana (e, in prospettiva, internazionale) delle onde gravitazionali”.
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