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Mercoledì 17 aprile alle ore 18, presso la Sala Conferenze Sibilla Aleramo della Biblioteca delle Oblate a Firenze, l’Osservatorio Gravitazionale Europeo (EGO), in collaborazione con  l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN) e il Museo Galileo, organizza l’evento “La sfida delle onde gravitazionali: da Virgo all’Einstein Telescope”.

Partiremo per un viaggio da Pisa al profondo di una miniera in Sardegna, passando per buchi neri e stelle di neutroni, fino al punto più remoto che conosciamo: il big bang. Ad accompagnarci saranno Gianluca Gemme, coordinatore scientifico internazionale dell’esperimento Virgo, e Silvia Piranomonte, ricercatrice presso l’Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF) e coinvolta nel progetto Einstein Telescope, con la moderazione di Matteo Serra (INFN), giornalista scientifico.

Einstein Telescope (ET) è uno dei principali progetti di ricerca europei con impatto scientifico di livello mondiale: l’Italia è uno dei paesi candidati a ospitarlo, con un sito nell’area della miniera dismessa di Sos Enattos, nel Nuorese. ET sarà in grado di osservare un volume di universo almeno mille volte maggiore rispetto agli attuali rivelatori di onde gravitazionali, gli interferometri LIGO (negli Stati Uniti) e Virgo (nella campagna pisana), le cui collaborazioni scientifiche hanno osservato per la prima volta, nel 2015, le onde gravitazionali, previste cento anni prima da Albert Einstein: una scoperta premiata con il Nobel per la fisica nel 2017. Il 10 aprile LIGO e Virgo hanno ripreso a  osservare l’universo attraverso le onde gravitazionali per il loro quarto periodo osservativo, O4, che durerà fino all’inizio del 2025.