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Dal 12 al 15 novembre si terrà a Varsavia, presso il Centro Conferenze ADN, il terzo meeting annuale della collaborazione Einstein Telescope. L’appuntamento riunisce la comunità scientifica di tutta Europa e del mondo, sottolineando l’impegno verso una cooperazione su scala sovranazionale.

Organizzato dall’Università di Varsavia, in collaborazione con il Centro Astronomico Nicolaus Copernicus dell’Accademia Polacca delle Scienze, l’evento sarà un’importante occasione per presentare e discutere gli sviluppi dell’Einstein Telescope (ET), il futuro osservatorio di onde gravitazionali. Attualmente, il consorzio ET conta oltre 1700 scienziati provenienti da 254 istituti di 30 paesi, e ricercatori e ingegneri stanno collaborando attivamente su studi di fattibilità e innovazioni tecnologiche, rendendo sempre più concreti gli obiettivi di questa ambiziosa impresa.

Il programma include workshop tecnici, sessioni scientifiche e discussioni sui prossimi passi del progetto, tra cui pianificazione strategica e partnership internazionali. Sono inoltre previsti momenti di confronto sugli studi di caratterizzazione geologica dell’area intorno all’ex miniera di Sos Enattos, così come aggiornamenti sugli altri siti candidati a ospitare l’infrastruttura e sul tema della configurazione dell’esperimento, che potrebbe essere costituito da un unico rivelatore di forma triangolare, oppure da due osservatori a forma di L da realizzare in due siti distinti.

«Lo spirito collaborativo che guida la comunità scientifica di ET è stato fonte di ispirazione e ha attirato un crescente supporto da parte dell’astronomia, dell’astrofisica e di discipline affini», sottolinea Michele Punturo, portavoce della collaborazione scientifica Einstein Telescope e dirigente di ricerca presso la sezione INFN di Perugia.

 

Crediti immagine in evidenza: Università di Varsavia.