Dopo il lungo e rigoroso processo di valutazione dei progetti candidati, il 30 giugno, l’Assemblea di ESFRI European Strategy Forum on Research Infrastructure, il forum strategico europeo che individua le grandi infrastrutture di ricerca su cui investire a livello europeo, ha approvato l’ingresso di Einstein Telescope nella sua Roadmap 2021. La candidatura di ET era stata sottomessa nel settembre 2020 dall’Italia attraverso il MUR Ministero dell’Università e della Ricerca, capofila della cordata di istituzioni dei diversi Paesi europei che sostengono il progetto. L’Italia è alla guida del gruppo di nazioni che hanno presentato la proposta anche in virtù della sua lunga e internazionalmente apprezzata tradizione scientifica e tecnologica nella rivelazione diretta delle onde gravitazionali.
“L’inclusione di ET nella Roadmap di ESFRI è un importante risultato che ne rafforza il valore strategico a livello europeo”, commenta Antonio Zoccoli, presidente dell’INFN. “Le grandi infrastrutture di ricerca sono una risorsa per la scienza e la conoscenza, ma anche per lo sviluppo industriale, l’innovazione tecnologica, la crescita economica, culturale e sociale. Forti della leadership scientifica del nostro Paese a livello internazionale, metteremo il massimo impegno per il loro sviluppo, e per valorizzare la candidatura del sito italiano a ospitare ET, e siamo certi che con il sostegno del MUR, della Regione Sardegna, delle Istituzioni nazionali e locali, abbiamo ottime possibilità di raggiungere l’obiettivo, a beneficio del territorio e del Paese”.
L’Italia, con la Sardegna, è uno dei due siti candidati a ospitare ET, e vi partecipa con l’INFN, l’INAF Istituto Nazionale di Astrofisica e l’INGV Istituto Italiano di Geofisica e Vulcanologia, e le Università di Sassari e Cagliari.