È stato inaugurato oggi, 4 ottobre, il Laboratorio di Interferometria e ottica quantistica dell’Università di Trento, una infrastruttura di ricerca e sviluppo, allestita in collaborazione con l’INFN Istituto nazionale di fisica nucleare, dove si concentreranno i progetti del Dipartimento di Fisica dedicati allo studio delle onde gravitazionali. L’obiettivo dell’attività di R&S del Laboratorio è migliorare la sensibilità dei rivelatori interferometrici di onde gravitazionali, a supporto dei grandi progetti internazionali, in particolare l’attuale rivelatore Virgo ed Einstein Telescope, il progetto per il futuro osservatorio sotterraneo in Europa, che l’Italia è candidata a ospitare in Sardegna. Il Laboratorio di Interferometria e ottica quantistica è uno spazio molto atteso da chi fa ricerca al Dipartimento di Fisica dell’Università di Trento, ma la sua inaugurazione interessa anche tutta la comunità scientifica che da anni è impegnata nello studio delle onde gravitazionali. Nonostante la loro estrema precisione nel misurare le onde gravitazionali, gli attuali rivelatori di onde gravitazionali sono, infatti, in grado di ascoltare i segnali provenienti solo da una parte di universo intorno a noi. Per ampliare gli orizzonti, è necessario superare limiti tecnici di diversa natura: in particolare, nel nuovo Laboratorio il lavoro sarà concentrato nella ricerca di soluzioni per la mitigazione del rumore che deriva dalla natura quantistica della luce e delle perdite ottiche dei rivelatori. Queste innovazioni saranno applicate sia per migliorare le prestazioni dei rivelatori attualmente in ascolto, sia nella realizzazione delle tecnologie per Einstein Telescope.
[immagine ©UniTrento ph. Federico Nardelli]