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Sos Enattos, una miniera dismessa, in Sardegna, scelta dall’Italia come sito candidato a ospitare il progetto europeo Einstein Telescope. Scavato a circa 100 metri di profondità, di 30 km di perimetro, andrà a caccia delle onde gravitazionali, increspature del tessuto spazio-temporale dell’universo che si propagano nello spazio per migliaia o milioni di anni prima di arrivare a noi. La prima osservazione di onde gravitazionali, avvenuta nel 2015, è stata annunciata dagli esperimenti LIGO, negli Stati Uniti e Virgo, a Cascina vicino Pisa, a un secolo dalla previsione di Albert Einstein, a cui il nuovo progetto è dedicato.

Queste osservazioni – che permettono di comprendere fenomeni legati alla formazione ed evoluzione dei buchi neri e delle stelle di neutroni – si effettuano con strumenti estremamente sofisticati: gli interferometri gravitazionali. ET, la nuova colossale infrastruttura di ricerca, giocherà un ruolo di primo piano nell’ambito della cosiddetta astronomia multi-messaggera: un nuovo modo di studiare l’universo, con un approccio che combina dati provenienti da diverse fonti di segnali o “messaggeri” cosmici: luce e onde elettromagnetiche, neutrini e, appunto, onde gravitazionali.

Prodotto realizzato da Gloria Nobile per la prova finale del Master in Comunicazione della Scienza “F. Prattico” della Sissa di Trieste.

Media Inaf TV, 22/12/23