È stato inaugurato ieri a Roma, presso la facoltà di ingegneria della “Sapienza”, il laboratorio ET-3G Lab, dedicato allo sviluppo di ricerche avanzate nei settori della geomatica, geotecnica e idrogeologia per la progettazione del futuro osservatorio di onde gravitazionali Einstein Telescope (ET).
La realizzazione del laboratorio è tra gli obiettivi del progetto ETIC, finanziato dal Ministero dell’Università e della Ricerca (MUR) nell’ambito della Missione 4 del PNRR, di cui l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN) è capofila. In particolare, ETIC sostiene la candidatura italiana a ospitare ET in Sardegna, nell’area dell’ex miniera di Sos Enattos, nel Nuorese, attraverso la caratterizzazione del sito candidato e la creazione di una rete di laboratori di ricerca all’avanguardia in tutta Italia.
L’evento inaugurale è stato aperto dai saluti istituzionali della Prorettrice alla ricerca della Sapienza, Maria Sabrina Sarto, del preside della facoltà di ingegneria civile e industriale, Carlo Massimo Casciola, del direttore del dipartimento di ingegneria civile, edile e ambientale (DICEA), Francesco Napolitano, e dell’infrastructure manager del progetto ETIC, Monique Bossi (INFN).
A seguire, il responsabile della collaborazione internazionale Einstein Telescope, Michele Punturo (INFN), ha presentato il progetto ET, mentre Maria Marsella (Sapienza), Maria Laura Rossi (Sapienza) e Wissam Wahbeh (University of Applied Sciences and Arts Northwestern Switzerland) hanno illustrato gli obiettivi del laboratorio e le ricerche in corso. Dopo la visita al laboratorio e il tradizionale taglio del nastro, la serata si è conclusa con lo spettacolo “Le mappe del cosmo – Storie che hanno cambiato l’universo”, a cura dell’Osservatorio gravitazionale europeo (EGO), in collaborazione con l’INFN.

Un momento dell’evento di inaugurazione del laboratorio ET-3G Lab.
«L’inaugurazione di questo e degli altri laboratori ETIC, in corso in questo periodo, rappresenta un’occasione importante per celebrare il lavoro fatto nel corso del progetto, premiando l’impegno delle tante persone coinvolte e valorizzando la sinergia tra l’INFN, le università italiane e i centri di ricerca che fanno parte di ETIC», sottolinea Monique Bossi, infrastructure manager del progetto. «In particolare, il lavoro del laboratorio ET-3G Lab, coordinato dal gruppo di ricerca del dipartimento DICEA della Sapienza, è molto prezioso nel contesto di uno degli obiettivi principali del progetto ETIC, ossia lo studio di pre-fattibilità del sito candidato di Sos Enattos».
«ET-3G Lab, al quale partecipa anche il dipartimento DICEA della Sapienza Università di Roma, con il coordinamento dell’INFN, si concentra su studi avanzati multidisciplinari per la futura infrastruttura di ricerca Einstein Telescope. L’Italia ha individuato la Sardegna come luogo ideale per Einstein Telescope, candidandola per ospitare questa innovativa infrastruttura scientifica, fatto che le consentirebbe di posizionarsi al centro della ricerca internazionale in questo campo», spiega Maria Marsella, docente ordinaria di geomatica al DICEA, responsabile del laboratorio ET-3G Lab e fortemente coinvolta nel progetto Einstein Telescope, sia a livello nazionale sia internazionale. «Il laboratorio, che dispone di 24 postazioni e si estende su una superficie di 180 metri quadrati, è concepito per favorire collaborazioni interdisciplinari. Mira a stimolare sinergie tra diverse aree dell’ingegneria civile, ambientale e industriale, promuovendo la ricerca scientifica e lo sviluppo di soluzioni innovative. Tra le sue attività principali figurano la modellazione 3D per la simulazione di infrastrutture e ambienti e l’elaborazione di approcci progettuali innovativi e multidisciplinari, con l’obiettivo di affrontare le sfide più complesse della progettazione moderna».