Un percorso di formazione e ricerca dedicato al dialogo tra scienza, architettura e territori, nato nell’ambito delle attività di coordinamento e promozione in Sardegna della candidatura italiana a ospitare Einstein Telescope. È questo l’orizzonte di “ET Contest – Beyond Underground”, iniziativa promossa dal Dipartimento di ingegneria civile, ambientale e architettura dell’Università di Cagliari in collaborazione con Regione Sardegna, Fondazione di Sardegna, INFN, IGEA e Comune di Lula. L’obiettivo è raccogliere nuove idee e soluzioni architettoniche e paesaggistiche per la valorizzazione dell’area intorno alla miniera dismessa di Sos Enattos, nel Nuorese, sito candidato ad accogliere la futura infrastruttura di ricerca per le onde gravitazionali.
Nello specifico, il progetto propone una competizione aperta a giovani ricercatori e professionisti delle scienze dell’architettura e della progettazione urbana e paesaggistica, invitati a presentare idee progettuali per nuove architetture di superficie a supporto dell’Einstein Telescope, come centri di ricerca, foresterie, spazi collettivi e di divulgazione. Le proposte dovranno porre un’attenzione particolare agli aspetti paesaggistici, alla sostenibilità ambientale e all’integrazione nel contesto storico e sociale del territorio, con possibilità di intervento su edifici esistenti e nei centri urbani limitrofi.
La partecipazione al contest è ammessa in forma singola o in gruppo. L’unico requisito è legato all’età: il singolo partecipante o, in caso di partecipazione in gruppo, il capogruppo dovrà avere meno di 41 anni al momento dell’invio della proposta.
Il progetto – inserito all’interno della pluriennale esperienza ILS – Innovative Learning Spaces, prenderà ufficialmente il via giovedì 16 e venerdì 17 ottobre, con un primo workshop conoscitivo “itinerante” in Sardegna a cui parteciperanno oltre 100 tra studenti e ricercatori di provenienza nazionale e internazionale. Dopo alcune tappe in luoghi culturali di riferimento dell’isola, come il Parco Archeologico di Santa Cristina e il Museo Nivola, il 17 ottobre i partecipanti visiteranno il sito di Sos Enattos per un primo contatto diretto con l’area candidata.
Il percorso proseguirà con un secondo workshop di approfondimento, in programma dal 27 al 29 novembre tra Lula e Cagliari, con la partecipazione di importanti ospiti internazionali. Le iscrizioni al contest resteranno aperte fino al 15 dicembre, mentre il termine ultimo per la consegna dei progetti è fissato al 31 gennaio 2026.
I tre migliori progetti riceveranno premi in denaro, finanziati dalla Fondazione di Sardegna ed erogati dall’associazione Cul.Tur.Ale ETS. Tutte le proposte ritenute meritevoli saranno inoltre esposte in una mostra conclusiva e raccolte in pubblicazioni a sostegno della candidatura italiana per Einstein Telescope.
«L’obiettivo principale dell’iniziativa è riflettere sul rapporto tra l’infrastruttura sotterranea e architetture di superficie, sviluppando idee per integrare il telescopio nel contesto territoriale e paesaggistico», spiega Massimo Faiferri, docente di progettazione architettonica all’Università di Cagliari e responsabile scientifico del progetto. «Si dovrà immaginare uno scenario di trasformazione ampio e coerente con le caratteristiche identitarie e ambientali del sito di Sos Enattos e del suo intorno, capace di abbracciare la scala del territorio, del paesaggio e dell’architettura».
Tutte le informazioni sul concorso sono disponibili sul sito ufficiale del progetto: https://www.etcontest.it/.