Fonte: Einstein Telescope Organisation (ETO)
Dopo l’ultima riunione dello scorso giugno, il Board dei rappresentanti governativi (BGR) dell’Einstein Telescope ha confermato che la Lusazia, in Sassonia (Germania), è ora considerato un sito candidato ufficiale per ospitare il progetto Einstein Telescope. La decisione segue la precedente manifestazione di interesse della regione per diventare ufficialmente candidata. Le conversazioni e collaborazioni con il gruppo di lavoro della Lusazia erano già in corso da tempo; questa conferma da parte del BGR rappresenta un passo formale per includere pienamente la Lusazia nel processo di scalta, insieme alla Sardegna e all’Euregio Mosa-Reno.
Studi e attività preparatorie
Christian Stegmann, responsabile per la fisica delle astroparticelle al centro di ricerca DESY, guiderà il team per la candidatura della Lusazia. Il gruppo lavorerà su studi e attività preparatorie necessarie a sostenere una potenziale candidatura per ospitare l’Einstein Telescope nella regione. Le attività includono studi sul sottosuolo, sull’impatto economico e sulla fattibilità generale, la formazione di un consorzio ospitante e la ricerca di finanziamenti e di sostegno a livello locale, regionale e nazionale. Come per gli altri siti candidati, anche il team della Lusazia esaminerà entrambe le geometrie attualmente in considerazione per il rivelatore: quella a triangolo e quella a forma di L.
Stegmann è entusiasta dell’opportunità: «Sono molto felice che la Lusazia sia ufficialmente riconosciuta come sito candidato per l’Einstein Telescope. Stiamo ora studiando i dati geologici e le informazioni già note su quest’area, mentre sono in corso nuovi rilievi. Questo ci permetterà di contribuire in modo solido al processo europeo».
Tre siti potenziali
La candidatura della Lusazia, in Germania, porta a tre il numero totale dei siti candidati. Gli altri due sono l’area di Sos Enattos, in Sardegna, e la regione dell’Euregio Mosa-Reno, al confine tra Belgio, Germania e Paesi Bassi. Tutte e tre le regioni stanno lavorando a simili studi preparatori e di fattibilità, sostenuti da governi regionali e nazionali.
Che cosa significa questo nuovo sviluppo per il progetto Einstein Telescope? Lo spiegano Fernando Ferroni e Andreas Freise, direttori dell’Einstein Telescope Organisation (ETO): «È molto incoraggiante vedere che tre regioni considerino un’opportunità interessante l’idea di ospitare l’Einstein Telescope», afferma Freise. «Non solo per la scienza, ma anche per lo sviluppo regionale e nazionale». Ferroni aggiunge: «Certamente esiste una competizione, ma è nell’interesse del progetto trovare il miglior sito possibile per l’Einstein Telescope. Ora abbiamo tre candidati seri. È una cosa positiva!».