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Fonte: Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, 13/11/25

Il prossimo 20 novembre, a partire dalle ore 9:30 presso la sede centrale di Roma dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), si terrà una giornata dedicata al consolidamento del contributo dell’Ente alla candidatura italiana a ospitare l’infrastruttura Einstein Telescope (ET), il futuro osservatorio di onde gravitazionali.

Il workshop, dal titolo “EinsteinTelescope@INGV: la caratterizzazione geofisica del sito e la sinergia tra EPR e Università a sostegno della candidatura”, consentirà inoltre di fare il punto sullo stato dell’arte della collaborazione tra enti di ricerca, università, istituzioni e politica per il sostegno della candidatura dell’area della miniera dismessa di Sos Enattos, in provincia di Nuoro, ad accogliere la futura infrastruttura.

Fin dal 2019, l’INGV è impegnato in attività di ricerca ed esperimenti nel sito sardo: la quiete sismica e la stabilità geodinamica dell’area, infatti, oltre a rendere la Sardegna estremamente adatta a ospitare un esperimento sensibile come ET, sono caratteristiche ideali anche per garantire l’elevata qualità dei dati geofisici raccolti. I ricercatori dell’Istituto hanno portato avanti le ricerche nell’ambito del progetto FABER (Far fAult oBsERvatory), parte del più ampio progetto PNRR MEET (Monitoring Earth’s Evolution and Tectonics) di cui INGV è capofila, per realizzare un osservatorio geofisico sotterraneo.

Il convegno del 20 novembre all’INGV sarà aperto da un videomessaggio del Ministro dell’Università e della Ricerca Anna Maria Bernini e dai saluti istituzionali della Presidente della Regione Autonoma della Sardegna Alessandra Todde e del Presidente dell’INGV Fabio Florindo.

Seguiranno gli interventi istituzionali di Antonio Zoccoli (presidente dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare), Massimo Della Valle (consigliere di amministrazione dell’Istituto Nazionale di Astrofisica), Luciano Colombo (prorettore dell’Università degli Studi di Cagliari), Giovanni Luca Cardello (rappresentante del Laboratorio di Scienze Grafiche e Visive dell’Università degli Studi di Sassari), Michele Punturo (spokesperson della collaborazione Einstein Telescope), Massimo Carpinelli (direttore dell’European Gravitational Observatory e amministratore unico del Centro di Ricerca, Sviluppo e Studi Superiori in Sardegna), Salvatore Stramondo (direttore del dipartimento Terremoti dell’INGV), Fabrizia Buongiorno (direttrice del dipartimento Ambiente dell’INGV) e Stefano Branca (direttore del dipartimento Vulcani dell’INGV).

Al termine, una tavola rotonda moderata dalla giornalista scientifica dell’ANSA Enrica Battifoglia chiuderà la prima parte della giornata.

La seconda parte del workshop sarà dedicata alla caratterizzazione geofisica del sito sardo con i referenti scientifici del progetto ET Italia e offrirà approfondimenti sulla geologia della Sardegna, sulla sismica attiva, sull’osservazione satellitare per la caratterizzazione del sito di Sos Enattos e sulla modellazione geologica 3D.

«Siamo particolarmente orgogliosi di tornare a presentare una giornata dedicata alla promozione della candidatura dell’Italia a ospitare un’infrastruttura di ricerca di eccellenza come Einstein Telescope», dichiara il Presidente dell’INGV, Fabio Florindo. «È un’occasione per fare il punto, con gli altri nostri partner in ET, sulle attività in cui è impegnato l’Istituto nell’ottica della sinergia tra le diverse anime della ricerca scientifica nazionale coinvolte nel progetto. Con le strumentazioni dell’INGV già operative a Sos Enattos, destinate alla caratterizzazione del sito sardo, saremo anche in grado di osservare le aree circostanti, al fine di leggere e interpretare i segnali provenienti dalle zone tettonicamente e vulcanicamente attive dell’Appennino e del Mar Tirreno».

«Siamo arrivati a una tappa cruciale di un percorso ambizioso che abbiamo intrapreso con convinzione. Siamo convinti della forza della nostra candidatura, che porteremo avanti garantendo sempre il sostegno incondizionato da parte della Regione Autonoma della Sardegna, e lavorando assieme a tutti gli altri enti coinvolti, a partire dal Ministero dell’Università e della Ricerca, all’INGV, all’INFN, all’INAF», sottolinea la Presidente della Regione Autonoma della Sardegna, Alessandra Todde. «Crediamo che l’Einstein Telescope rappresenti non solo una grande infrastruttura scientifica di importanza internazionale che darà lustro all’Italia e alla Sardegna ma sia anche un’occasione di riscatto per una terra dalle enormi potenzialità rimaste finora inespresse».

 

Crediti immagine in evidenza: Raffaele Petralla