Fonte: Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), 02/12/25
L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) ha approvato l’istituzione del Centro di Caratterizzazione Geofisica per Einstein Telescope (CCGET), una nuova struttura dedicata allo studio approfondito del sottosuolo della Sardegna. Con la sua realizzazione l’INGV punta a consolidare il proprio contributo scientifico alla candidatura italiana per realizzare l’osservatorio di onde gravitazionali Einstein Telescope (ET) nell’area della miniera dismessa di Sos Enattos, in provincia di Nuoro.
Dall’inizio del 2026, il Centro avrà il compito di coordinare e pianificare le varie attività di caratterizzazione geofisica previste per integrare gli studi a supporto della candidatura del sito sardo. Tra queste spicca un rilievo elettromagnetico che restituirà una mappa tridimensionale ad alta definizione dell’intera area che potrebbe ospitare l’infrastruttura sotterranea. Il rilievo verrà effettuato attraverso un elicottero equipaggiato con una grande antenna che sorvolerà l’area a poche decine di metri di altezza e indirizzerà verso il suolo le onde elettromagnetiche. Le correnti indotte nel sottosuolo forniranno informazioni dettagliate sulla composizione delle rocce, sul grado di fratturazione e sulla eventuale presenza di fluidi. Le operazioni termineranno prima dell’estate e, in seguito all’elaborazione dei dati raccolti, saranno programmate altre campagne geofisiche per indagare eventuali criticità.
Il nuovo Centro, coordinato dal ricercatore INGV Carlo Giunchi, avrà una durata triennale, legata al raggiungimento dei suoi obiettivi e all’esito della scelta del sito che ospiterà il nuovo osservatorio. Opererà in stretta collaborazione con l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN), l’Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF), le università sarde e il governo locale della Regione Autonoma della Sardegna. Inoltre, rafforzerà il contributo dell’INGV all’interno della collaborazione internazionale ET, favorendo la partecipazione dei propri ricercatori alla realizzazione di prodotti e servizi scientifici. Svolgerà, infine, attività di comunicazione, formazione e disseminazione sul contributo delle indagini geofisiche non solo al progetto ET ma al miglioramento della conoscenza del territorio sardo nell’ambito del complesso quadro geologico e geodinamico che caratterizza la penisola italiana.
L’INGV è impegnato nel sito sardo fin dal 2019 e, più recentemente, ha operato nell’ambito delle attività di FABER (Far fAult oBsERvatory), parte del più ampio progetto PNRR MEET (Monitoring Earth’s Evolution and Tectonics) di cui l’Istituto è capofila. Il Ministero dell’Università e della Ricerca (MUR), il 9 febbraio 2023, ha istituito con decreto del Ministro Anna Maria Bernini un comitato tecnico-scientifico di alto profilo a sostegno della candidatura italiana, presieduto dal Premio Nobel per la fisica Giorgio Parisi.

